GPT.. of Thrones

Massimo Micucci
4 min readNov 22, 2023

Danaerys Targarian o Cersei Lannister?

Difficile definire fin d’ora la parte giocata dai vari personaggi della saga in corso sull’enormità di ChatGPT e sul suo destino

I personaggi di OpenAI, la Next Thing di noi tutti., sono almeno altrettanto numerosi della serie arrivata a 10 stagioni

Lo scontro è avvenuto sul percorso di crescita e e sviluppo della ex società benefit OpenAI , diventata Global e poi Srl, per attrarre il meglio dell’intelligenza e della competenza di centri di ricerca, incubatori, e aziende, e divenuta il “frutto proibito”, o l’elemento Alchemico chiave per molti grandi investitori Big Tech, a partire da Microsoft , che ha preso subito il posto di finanziatore principale e che all’inizio era stato di Elon Musk

Cosa ha portato all’ estromissione dal Trono di Spade dell’Intelligenza Artificiale l’ideatore e cofondatore Sam Altman signore (fino a sabato passato) dei sette regni e delle varie versioni del ChatBOT più famoso della nostra epoca ?

Personaggi chiave: il CEO e co-fondatore: Sam Altman , ex presidente dell’acceleratore di startup Y Combinator, Greg Brockman , Presidente e co-fondatore e re del Trono, per motivi non certo ereditari.

L’assalto, a nome delle stirpe dei puri spietati Targarayan (?), è stato dato dallo Scienziato capo e co-fondatore ei Open AI Ilya Sutskever , ex esperto di Google sull’apprendimento automatico. In un week-end ha spodestato d’accordo coin il Consiglio il CEO Sam Altman in nome di una mancata trasaparenza dei pericoli dello sviluppo, dell’intelligenza artificiale , su quello che viene definito “allineamento degli strumenti di AI ai valori e agli intenti dell’umano; temi che fino ad allora venivano individuati come interesse comune sonon diventati in un week end terreno di scontro definitivo all’interno del nucleo fondatore ormai potentissimo.

Stando a quanto racconta Ross Andersen su The Atlantic “Sutskever, e non (mi è sembrato) un uomo particolarmente adatto ai colpi di stato. Altman, al contrario, è stato costruito per combattere con i coltelli nel fango del tecnocapitalismo. Sabato pomeriggio aveva il sostegno dei principali investitori di OpenAI, tra cui Microsoft, il cui CEO, Satya Nadella, sarebbe stato furioso per non aver ricevuto quasi nessuna notifica del suo licenziamento. Altman si è anche assicurato il sostegno delle truppe: più di 700 dei 770 dipendenti di OpenAI hanno firmato una lettera in cui minacciano di dimettersi se non verrà ripristinato come amministratore delegato.

A Guardia del Grande Inverno , nel Regno del Nord è rimasta, mentre è ancora in corso lo scontro, Mira Murati ,Chief Technology Officer: [64]

Il Golpe è avvenuto nonostante il comune interesse (dichiarato) a contrastare “il Signore della Notte” cioè il lato oscuro della forza (ma è un altro film e un’altra serie), cioè l’Intelligenza Artificiale Generale (AGI) ovvero l’ipotesi-rischio di una “super-intelligenza” fuori controllo, un‘ AI capace di produrre migliaia di AI autonome e libere da condizionamenti, controlli e regole, e dunque potenzialmente nelle mani di forze incontrollabili e maligne.

A difesa del Re Sam é intervenuto, come detto, l’esercito dei dipendenti, ma anche il più importante degli investitori, un Dragone Alato come Microsoft minacciando di “prendersi sia Sam Altman che Greg Brockman il Presidente” le anime del gruppo originario: col risultato paradossale di rovesciare proprio le pretese dei purificatori , probabilmente in buona fede, e cioè ricollegare inevitabilmente agli Open Ai al mercato, restando vigilanti ma ragionevoli e produttivi.

Mentre scriviamo su X Sam Altman ha chiarito che il golpe è fallito:

Adoro Openai e tutto ciò che ho fatto negli ultimi giorni è stato al servizio di tenere unita questa squadra e la sua missione. quando ho deciso di unirmi a MSFT domenica sera , era chiaro che fosse la strada migliore per me e per il team. Con il nuovo consiglio e il supporto di w satya, non vedo l’ora di tornare a openai e di consolidare la nostra forte partnership con msft.

PS

Si possono fare molte considerazioni e tra l’altro

  1. Le regole ed i limiti dell’intelligenza artificiale non possono che venire da una collaborazione tra chi la alimenta, sperimenta e finanzia e chi deve definirne opportunità, confini ed i limiti.
  2. La “reputazione” di un piccolo o grande CEO conta, tanto più in una gigantesca impresa innovativa, e deve fondarsi su trasparenza nel discorso pubblico e nella governance.
  3. Ciò che viene nascosto , occultato o dissimulato, si tratti di withewshing o di greenwashing, o di qualunque elusione tattica, alla fine, danneggia la reputazione delle persone e delle aziende

--

--

Massimo Micucci

Analista politico. comunicatore, consulente. Scrivo a titolo personale. Rispondo sempre